Alan Turing il padre del computer

Di Sconosciuto – http://www.turingarchive.org/viewer/?id=521&title=4, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22828488 Alan Turing a 16 anni

Considerato uno dei padri dell’informatica moderna, nonché uno dei più brillanti matematici del suo tempo, Alan Turing è noto per essere anche considerato l’ideatore del primo computer.

Scordiamoci i computer come li conosciamo adesso: leggeri, portatili, sottili perché si trattava di un macchinario che occupava un’intera stanza ed elaborava e salvava moltissimi dati, mentre oggi basta una chiavetta usb personalizzata realizzata sui siti di stampa online a contenerne altrettanti, ma si è trattato pur sempre di un’intuizione geniale, di quelle che hanno cambiato la storia e che gli riserveranno per sempre un posto privilegiato fra le personalità della comunità scientifica mondiale di tutti i tempi.

Nato a Londra il 23 giugno del 1932 ben presto dimostra le sue potenzialità logiche e matematiche. Grazie al suo lavoro contribuì a far nascere e a sviluppare la scienza informatica in senso lato della quale il computer rappresenta un aspetto, seppur fondamentale, ma di certo l’informatica abbraccia un ampio raggio di branche scientifiche: dalla matematica all’ingegneria, passando anche per la fisica. Alla base del suo successo la capacità di formalizzare i concetti di algoritmo e calcolo proprio attraverso una macchina che rappresentò, a tutti gli effetti, il primo passo verso i computer e che rese automatici ceti processi mentali.

Ma Alan Turing era noto anche per essere uno dei migliori enigmisti e crittoanalisti della sua epoca e proprio per queste sue capacità, oltre che e per quelle scientifiche, venne ‘arruolato’ dal Governo inglese, nel bel mezzo della guerra contro Hitler e i nazisti, per cercare di decifrare un codice in grado di permettere la lettura dei messaggi di strategia e azione militare. Fu un passaggio fondamentale nel percorso che poi condusse alla vittoria contro Hitler.

Il Computer, strumento sempre più sofisticato

Di Bruno Barral (ByB), CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6839854

Ormai lo utilizziamo tutti i giorni e siamo talmente abituati ad averlo fra le man che ci sembra quasi sia sempre esistito. Stiamo parlando del computer, un oggetto che forse più di ogni altro rappresenta l’evoluzione tecnologica dell’informatica. Computer non è esattamente una parola italiana, ma è come se lo fosse diventata, magari è meglio definirla una parola internazionale. In Italia forse lo chiameremmo elaboratore o calcolatore, ma il succo del discorso non cambia perché, n ogni caso, si tratta di una macchina diventata sempre più sofisticata, veloce, capiente in grado di analizzare, archiviare, elaborare moltissimi dati.

Non a caso, storicamente, il computer nasce come una macchina pensata per rendere automatici alcuni process che compie la nostra mente, come quelli del calcolo e la capacità di memorizzazione, potenziandoli e rendendoli adatti alla risoluzione di problemi di carattere scientifico e ingegneristico sempre più complessi. Il computer a partire dalla seconda metà del XX secolo diventa una macchina capace di eseguire operazioni sempre più complesse e varie. Il computer come concezione moderna è stato costruito seguendo il modello teorico della computazione indicato da Turing nella sua macchina. Una teoria che rimane tutt’oggi valida e rivoluzionaria, soprattutto se contestualizzata a quel periodo.

Ma a influire in maniera determinante sulla nascita del computer moderno fu anche la cosiddetta architettura di von Neumann, un tipo di architettura hardware per computer digitali programmabili a programma memorizzato che condivide i dati del programma e le istruzioni del programma nello stesso spazio di memoria.