Considerato uno dei padri dell’informatica moderna, nonché uno dei più brillanti matematici del suo tempo, Alan Turing è noto per essere anche considerato l’ideatore del primo computer.
Scordiamoci i computer come li conosciamo adesso: leggeri, portatili, sottili perché si trattava di un macchinario che occupava un’intera stanza ed elaborava e salvava moltissimi dati, mentre oggi basta una chiavetta usb personalizzata realizzata sui siti di stampa online a contenerne altrettanti, ma si è trattato pur sempre di un’intuizione geniale, di quelle che hanno cambiato la storia e che gli riserveranno per sempre un posto privilegiato fra le personalità della comunità scientifica mondiale di tutti i tempi.
Nato a Londra il 23 giugno del 1932 ben presto dimostra le sue potenzialità logiche e matematiche. Grazie al suo lavoro contribuì a far nascere e a sviluppare la scienza informatica in senso lato della quale il computer rappresenta un aspetto, seppur fondamentale, ma di certo l’informatica abbraccia un ampio raggio di branche scientifiche: dalla matematica all’ingegneria, passando anche per la fisica. Alla base del suo successo la capacità di formalizzare i concetti di algoritmo e calcolo proprio attraverso una macchina che rappresentò, a tutti gli effetti, il primo passo verso i computer e che rese automatici ceti processi mentali.
Ma Alan Turing era noto anche per essere uno dei migliori enigmisti e crittoanalisti della sua epoca e proprio per queste sue capacità, oltre che e per quelle scientifiche, venne ‘arruolato’ dal Governo inglese, nel bel mezzo della guerra contro Hitler e i nazisti, per cercare di decifrare un codice in grado di permettere la lettura dei messaggi di strategia e azione militare. Fu un passaggio fondamentale nel percorso che poi condusse alla vittoria contro Hitler.